martedì 7 giugno 2016

Crisi A Grappolo nel Cane

L’epilessia è la patologia neurologica di più frequente riscontro in Medicina Veterinaria e, comprensibilmente, costituisce un evento drammatico per il proprietario.

epilessia-cane

Per queste ragioni in passato ci siamo già occupati di epilessia negli articoli epilessia nel cane il vademecum, epilessia nel cane, epilessia faq nel cane, a vostra disposizione a questi link per chi volesse approfondire o “rispolverare” l’argomento.

Una crisi convulsiva è la manifestazione clinica di un’attività elettrica eccessiva a livello della corteccia cerebrale.

Una crisi convulsiva singola, anche se di tipo generalizzato completo, caratterizzata ciò da perdita di coscienza, pedalamento, perdita di saliva, urine e, a volte, feci, pur costituendo sempre un evento drammatico per il proprietario, non pone mai il paziente a rischio di vita e quindi non costituisce un’emergenza.

Le crisi convulsive, viceversa, devono essere considerate pericolose per l’animale quando si ripetono a brevi intervalli: è il caso dello stato epilettico e delle crisi a grappolo o cluster.

Lo stato di male epilettico è attualmente definito come un’attività convulsiva di durata superiore a cinque minuti o come due o più crisi tra le quali il paziente non riacquista completamente la coscienza.

Le crisi a grappolo sono invece crisi convulsive che si ripetono nell’arco della stessa giornata.

Stato di male epilettico e crisi a grappolo costituiscono sempre un’emergenza clinica e devono essere trattate tempestivamente mediante protocolli d’urgenza per evitare danni cerebrali permanenti o morte per conseguenze sistemiche importanti.

Nell’arco della vita di un paziente epilettico può capitare che si verifichino crisi a grappolo: in questi casi bisogna affrontare prontamente l’emergenza.

Le crisi a grappolo rappresentavano fino a qualche tempo fa una sfida di non facile risoluzione a causa dell’assenza di farmaci dedicati. Si ricorreva infatti spesso all’aumento del dosaggio del fenobarbitale, con conseguente abbattimento e sedazione marcata. Nei casi peggiori, soprattutto quando il fenobarbitale era utilizzato a dosaggio elevato già come terapia di mantenimento, non si aveva risposta, e per riuscire a gestire le crisi bisognava ricorrere a protocolli farmacologici complessi che prevedevano l’ospedalizzazione dell’animale.

Presso la Clinica Borgarello stiamo applicando con successo nuovi protocolli per la gestione della terapia delle crisi convulsive a grappolo. L’utilizzo di un farmaco di recente introduzione ci sta infatti consentendo di gestire questa emergenza neurologica con ottimi risultati e scarsissimi effetti collaterali.

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Nella maggior parte dei casi di crisi a grappolo, dopo un’approfondita visita clinica che comprende un’attenta valutazione neurologica ed un periodo di osservazione di qualche ora, riusciamo a gestire la patologia a casa, evitando così di aggiungere a questa situazione critica anche lo stress del ricovero prolungato.

Questo farmaco, utilizzato anche in Medicina Umana, si è dimostrato una delle molecole di nuova generazione più efficaci e meglio tollerate, risultando molto efficace anche nella gestione delle epilessie refrattarie ad altri farmaci.

Una volta controllate le crisi a grappolo è però necessario approfondire la situazione clinica dell’animale rivedendo il piano terapeutico e, a volte, ricorrendo ad esami del sangue o a indagini di diagnostica avanzata quali la Risonanza Magnetica per capirne la causa.

Vuoi maggiori informazioni? Clicca e contatta la Clinica Borgarello oppure compila il modulo sottostante. Se ti è piaciuto l'articolo condividilo con i tuoi amici e/o posta un commento, grazie.



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