martedì 30 maggio 2017

Patologie congenite nel cucciolo: l’Anasarca

Le patologie congenite possono essere ereditarie e non ereditarie.
In medicina umana è stato riportato che il 60% delle malformazioni congenite non ha una causa identificabile, il 3% è su base cromosomica, il 20% dipende dalla combinazione di fattori ereditari e non e il 17% è imputabile a fattori ambientali o a mutazioni genetiche.
L'anasarca fa parte del gruppo delle patologie congenite.
Detto anche edema letale congenito, è caratterizzato da un diffuso edema sottocutaneo associato a versamento toracico e addominale e ad edema degli invogli, comportando una sproporzione fetale spesso causa di distocia.
L'anasarca è causa di natimortalità o mortalità neonatale, in genere entro 36 ore dalla nascita.
E' stata descritta in molte razze, tra le quali Labrador retriever, Schnauzer, Chow-Chow, Bichon, ma soprattutto nei Bulldogs, nel Boston terriere nel Carlino.

Patologie congenite nel cucciolo Anasarca

Eziologia:
L'esatta eziologia non è del tutto nota, anche se sono state teorizzate cause legate ad anomalie cardio-vascolari su base forse genetica, cause traumatiche e infettive materne.

Sintomatologia:
I neonati affetti da anasarca sono generalmente ipovitali e hanno dimensioni maggiori (fino a 4 volte) rispetto allo standard.
Sono caratterizzati da edema generalizzato ma soprattutto a livello di collo e testa.

Diagnosi:
L'aspetto giustifica il sospetto di anasarca, che deve essere differenziato da altre patologie caratterizzate da edema e dalle cardiopatie congenite come anomalie cardiache e dei grossi vasi, atelettasia polmonare, iperplasia della milza e del timo, necrosi miocardica ed epatica e calcificazioni subcapsulari.

Prognosi:
Dalla maggior parte degli autori è ritenuta generalmente infausta in dipendenza delle gravi alterazioni polmonari e cardiache. L'eziologia ancora del tutto non chiara giustificherebbe il tentativo terapeutico in cuccioli con anasarca non grave e apparentemente normovitali, la cui prognosi deve comunque restare riservata.

Terapia:
Molti autori ritengono utile qualsiasi tentativo terapeutico visto l'esiti spesso fatale della patologia.
Il protocollo proposto dagli autori prevede la somministrazione di furosemide al dosaggio di 10mg/cucciolo per via intramuscolare. Questo determina l'eliminazione dei liquidi che deve essere favorita stimolando la minzione nel cucciolo. Durante il trattamento bisogna monitorare la riduzione del peso del cucciolo ogni 3 ore. Per evitare l'arresto cardiaco conseguente all'eccessiva perdita di potassio indotta dalla diuresi forzata, è prevista la somministrazione orale di una soluzione acquosa di cloruro di potassio al dosaggio di 1 mEq/30g di peso perso. Esistono comunque molte perplessità sull'opportunità di questa terapia sia per il carattere sistemico delle malformazioni, di cui l'edema diffuso è solo una conseguenza, sia per la dubbia capacità del rene neonatale neonatale immaturo di rispondere alla terapia diuretica.

Prevenzione:
La prevenzione si basa sull'esclusione dalla riproduzione dei soggetti che hanno prodotto ripetute figliate con neonati affetti da anasarca. Il monitoraggio ecografico della gestazione consente di emettere una diagnosi ante partum con la visualizzazione di un'effusione fluida generalizzata. Il suggerimento, prospettato da alcuni autori di effettuare una terapia diuretica già nella gestante manca di qualsiasi fondamento scientifico e anzi potrebbe rivelarsi pericolosa a causa delle peculiarità cardio-circolatorie della gravidanza, segnatamente nelle fasi avanzate.

A cura della dottoressa Katiuscia Camboni

Tratto dal libro Neonatologia Vetrinaria di Maria Cristina Veronesi, Carolina Castagnetti, Marcel Antoine Marie Taverne

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