mercoledì 21 giugno 2017

La comunicazione del cane



La comunicazione è il processo attraverso il quale un individuo (mittente) invia informazioni ad un altro individuo (destinatario) utilizzando un codice specifico e delle regole note ad entrambi.
La comunicazione si suddivide in diverse tipologie:

- Comunicazione verbale: è caratterizzata dall’utilizzo del linguaggio e    rappresenta meno del 10 % della comunicazione canina.

- Comunicazione paraverbale: il tono, le pause, il ritmo, il volume ecc..    Rappresenta circa il 40 % della comunicazione canina.

- Comunicazione non verbale: caratterizzata dall’utilizzo della mimica  facciale, dello sguardo, dei movimenti del corpo e il comportamento nello  spazio e rappresenta circa il 50 % della comunicazione canina.

Da questi dati si intuisce quanto poco sia importante per il cane la comunicazione verbale (preponderante nell’uomo) e quale sia l’origine dei fraintendimenti uomo-cane.
Ad esempio un cane che si avvicina frontalmente con postura impettita, traiettoria rettilinea e passo lento fissando negli occhi il destinatario sta trasmettendo un messaggio di minaccia.



Per poter decodificare il messaggio trasmesso dal cane e poterne capire il contenuto è necessario valutare i segnali verbali, paraverbali e non verbali contemporaneamente.
La comunicazione uomo-cane si avvale di canali comuni ( ad esempio vista e udito) e di non comuni ( ad esempio olfatto).
La comunicazione intraspecifica ( cane-cane) è composta da componenti visive, olfattive, uditive, tattili e gustative.

  • Comunicazione olfattiva: come per la maggior parte dei carnivori il cane ha un’elevata sensibilità olfattiva. La comunicazione olfattiva, anche chiamata comunicazione chimica, consiste nell’emisione e alla percezione di molecole volatili come i feromoni e gli odori sociali. Gli odori sociali derivano dalla secrezione di ghiandole sebacee e dalle mucose e sono utilizzati  per creare un odore comune tra membri di uno stesso gruppo sociale. I feromoni trasmettono informazioni sullo stato fisiologico ed emozionale di un soggetto e sono secreti da ghiandole sebacee, ghiandole periorali, ghiandole ceruminose e molte altre.




  • Comunicazione visiva: l’occhio del cane permette una visione notturna migliore rispetto all’uomo e un campo visivo di circa 80-100° a seconda della razza. Nel cane questo tipo di comunicazione ha un ruolo molto importante nelle interazioni intraspecifiche. La comunicazione visiva volontaria insieme a quella involontaria rappresentano il linguaggio del corpo.



  • Comunicazione uditiva: i cani sono in grado di udire frequenze cha vanno da 67 a 45.000 Hz    ( l’uomo arriva solo fino a 16.000 Hz) e hanno padiglioni auricolari mobili che consentono la percezione della provenienza del suono. Nel cane la comunicazione uditiva si compone di diverse tipologie di suoni come i gemiti, le urla, i ringhi, gli abbai, gli ululati ecc. La selezione delle razze ha influito in maniera importante sulla comunicazione uditiva. Ad esempio i cani selezionati per la guardia e i segugi devono abbaiare per segnalare la presenza di un intruso o di una preda, mentre i cani da ferma sono stati selezionati per abbaiare il meno possibile in modo da non spaventare i selvatici.




  • Comunicazione tattile : i cani possiedono diversi organi atti a ricevere messaggi tattili come il tartufo, i peli tattili, bocca, recettori tattili sul corpo ecc. La comunicazione tattile è presente nei cuccioli già durante la vita fetale e continua per tutta la vita del cane. Alcuni studi sostengono che la comunicazione tattile abbia lo scopo di migliorare la percezione dei segnali olfattivi


  • Comunicazione attraverso il gusto: riguarda solo la percezione del gusto degli alimenti ma non è stato ancora chiarito quali sapori sia in grado di percepire il cane.


La comunicazione interspecifica riguarda invece tutte le altre specie animali. Negli ultimi anni sono stati attuati molti studi sulla comunicazione uomo-cane per valutare se il cane sia in grado di comprendere i messaggi comunicativi inviati dall’uomo e viceversa.

Si è scoperto che il cane è in grado di imparare il nome di un oggetto e associarlo all’oggetto stesso. Tutti gli studi effettuati hanno evidenziato come ,seppur molto diversi, il cane e l’uomo sono in grado di comunicare comprendendo le intenzioni e le emozioni trasmesse dall’altro. Approfondendo lo studio del linguaggio non verbale ogni uomo potrebbe comprendere meglio ciò che il cane trasmette attraverso il suo corpo.

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