lunedì 10 luglio 2017

IOHC Incompleta Ossificazione Condili Omerali

Come molte altre affezioni ortopediche del periodo di accrescimento del cane, l’IOHC per lunghi periodi può passare inosservata. L’incompleta ossificazione dei condili omerali, nel cane, può sfociare in frattura dei condili e dare improssivamente zoppia da lieve a grave.
La manifestazione di questa patologia simula tutti i quadri della displasia del gomito del cane.
Quali sono i sintomi? 
Nei cani giovani  spesso è asintomatica e può a volte manifestarsi con zoppie lievi più evidenti a freddo. Diventa sintomatica sia nei giovani che negli adulti quando evolve in frattura articolare con zoppie da lievi a molto evidenti a seconda della dislocazione dei due condili omerali.




Che cos’è?
IOHC, incomplete ossification of the humeral condyle, indica la mancata o ritardata unione dei nuclei di ossificazione dei condili omerali che si traduce in una “frattura” intercondiloidea. Questa situazione predispone a fratture articolari complete anche a seguito di lievi traumi. La patologia di solito si manifesta bilateralmente.
Da cos’è causata?
Si tratta di un disturbo dell’ossificazione encondrale della fidi che si trova tra i due condili omerali.
La natura è ancora incerta, solo negli Spaniels (molto colpiti)si tratta di una condizione ereditaria legata a più geni. 
Chi colpisce?
Una razza particolarmente colpita sono gli Spaniels in cui si manifesta tra 1 4 mesi e i 10 anni. Si manifesta maggiormente nei cani maschi. Le altre razze che possono essere interessate sono: Cavaglier, Mastiff, Breton, Pastore Tedesco, Rottweiler, Labrador, Pointer e Terranova.




Come si diagnostica? 
Il primo segno è una zoppia dell’anteriore. Una attenta visita clinica ed un accurato esame radiografico permette in molti casi di fare una diagnosi corretta.
A volte il reperto è quello di una frattura di un condilo omerale.
Nei casi dubbi è necessario ricorrere alla TAC o all’artroscopia.
Molto consigliato è uno studio ai 5 mesi di screening per le malattie scheletriche dell’accrescimento in cui si indaga displasia del gomito e dell’anca.




Come si cura?

Nei casi di diagnosi senza dislocazione cioè senza frattura può essere opportuno fissare i due condili con una vite (dopo una corretta diagnosi confermata dalla TAC). Nei casi con frattura, la terapia segue i dettami per il trattamento delle fratture articolari.

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