Il mastocitoma nel cane è una neoplasia molto frequente (7-21% dei tumori cutanei). Le cellule che lo caratterizzano (mastociti) sono di grandi dimensioni, mononucleate e di forma tondeggiante, ovoidale o fusata. Essi sono normalmente presenti nel derma, nell’apparato respiratorio e digerente ed intervengono durante il processo infiammatorio dei tessuti rilasciando sostanze vasoattive.
Nella maggior parte dei casi il proprietario nota, nel proprio animale, la comparsa di una massa cutanea o sottocutanea singola o multipla dalle dimensioni variabili. Le localizzazioni più comuni sono rappresentate dalla cute del tronco (50-60%), estremità degli arti (25-40%) e ragione testa-collo (10%). Lo scroto, perineo e coda sono localizzazioni meno frequenti. Esiste una predisposizione di razza: Boxer, Carlino, Boston terrier e Bulldog. La neoformazione può andare incontro a ulcerazione, eritema, prurito, perdita di pelo ed infiammazione. Nel cane sono considerati tumori maligni con alto potenziale di disseminazione a largo raggio. Il primo passo che il medico veterinario va a svolgere per iniziare un percorso diagnostico è il campionamento di alcune cellule della massa e il conseguente esame citologico.
Esame citologico.
Nella maggior parte dei casi (>90%) nel cane la diagnosi di mastocitoma è relativamente immediata. In genere i campioni citologici presentano elevata cellularità con frequente contaminazione di sangue periferico. L’aspetto è tipico: cellule tonde con numerosi granuli di color porpora, da piccoli a grossolani all’interno del citoplasma. Grazie a questa caratteristica il veterinario patologo è in grado di poter far diagnosi precoce e poter cosi procedere alla stadiazione della neoplasia. Il solo esame citologico fornisce dei primi indizi circa il grado del mastocitoma. Le caratteristiche da valutare attentamente sono la presenza o meno di mitosi (riproduzione cellulare), il numero di granuli presenti e la loro forma, la forma del nucleo e il rapporto tra nucleo e citoplasma. Più il tumore presenta caratteristiche peculiari del mastocitoma, più viene definito differenziato e meno infiltrante. Al contrario se manifesta caratteristiche aspecifiche è considerato più aggressivo. Tuttavia sarà sempre l’esame istologico a confermare o smentire la valutazione del veterinario citologo.
Percorso diagnostico e stadiazione.
L’iter che il medico veterinario segue è in primis una valutazione clinica complessiva del cane per verificare se la massa è singola o multipla, secondariamente andrà a campionare la neoformazione per l’esame citologico e qualora lo ritenesse opportuno i linfonodi tributari della zona. Successivamente seguirà un esame ecografico addominale con particolar attenzione alla milza e al fegato (sedi più frequenti di metastasi) e infine asportazione della lesione con conseguente esame istologico.
Istologicamente il mastocitoma cutaneo del cane viene così classificato:
Grado 1: ben differenziati, generalmente ben definiti, superficiali e con un basso indice di mitosi.
Grado 2: moderatamente differenziati, non molto circoscritti, lieve o moderata infiltrazione del tessuto dermico più profondo.
Grado 3: poco differenziati, poco circoscritti, profonda infiltrazione del sottocute e indice mitotico alto.
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